10 miti da abbattere sugli abiti da sposa: idee non convenzionali

creazione abito da sposa sartoriale

In tanti anni di lavoro come stilista e realizzatrice di abiti da sposa, me ne avete raccontati di stereotipi e credenze (alcune davvero arcaiche) e ci siamo divertite molte volte a smontarle insieme.

Oggi mi diverto a raccontarti i luoghi comuni più frequenti sugli abiti da sposa.

Gli stereotipi sulle spose curvy

abito da sposa curvy
Creazione Follemente Sposa di Cristina Invidia

Le spose dalla fisicità prosperosa sono forse quelle che collezionano più luoghi comuni in merito all’abito nuziale.

Ne scelgo tre: partiamo con gli stereotipi più frequenti e i miti che rendono spesso difficile e meno gradevole la scelta dell’abito per le spose curvy.

1 – Se sei curvy, non puoi mostrare le braccia

Come raccontavo quando ho dato qualche consiglio per l’abito da sposa delle donne curvy ,non c’è nulla da nascondere, solo elementi da valorizzare.

Per la sposa dal fisico più formoso come per tutte le altre spose, bisogna lavorare su quello che la sposa ama e vuol vedere valorizzato di sé.
Ad esempio, per non comprimere troppo le braccia morbide, basta una fascia di tessuto o pizzo ben posizionato nel giro-spalle, senza invilupparsi necessariamente in una manica lunga o che tagli il bicipite a metà, creando inutili effetti “plumpy”(per non parlare del vantaggio del non tessuto che crei macchie di sudorazione subascellari).

2 – Se sei curvy e hai un seno importante, evita la scollatura

Molti consiglieri dell’ultima ora, da amici, zie, persino alcuni negozi di abiti da sposa, continuano a ignorare due cose essenziali.
La prima è che la scollatura non è solo una “questione erotica” ma, dal punto di vista della creazione di un abito, si tratta di un modo per dare luce e continuità ad un bel viso e ad un bell’incarnato e, ovviamente, ad un bel make-up.
In secondo luogo… il décolleté è spesso ciò che le donne curvy amano di più di se stesse e quindi non ha senso nasconderlo e “negarselo” proprio il giorno del matrimonio.
Questo rappresenta proprio un punto di forza da avvalorare.

3 – Niente tulle e veli, per evitare l’effetto meringa!

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Creazione Follemente Sposa di Cristina Invidia

E invece… un tulle morbido con un drappeggio vivace può alleggerire moltissimo la figura e i movimenti.

4 – Se sei oltre la taglia 44, evita il modello a sirena

Il modello a sirena non è il modello di abito da sposa più semplice da indossare, ed è vero che non valorizza la bellezza di tutte allo stesso modo. Ma non è la taglia della sposa che fa la differenza, ma la conformazione fisica, il cosiddetto body shape.

Una forma a clessidra può essere molto valorizzata da un abito a sirena, indipendentemente dalla taglia.
Anzi, da esperta ti confesso che una taglia 48, alta intorno 1 metro e 70 o oltre, che veste la stessa taglia nella parte superiore e inferiore, sta molto meglio con un modello a sirena di una taglia 40 molto asciutta, alla quale invece donerebbe di più un po’ di volume nella gonna.

5 – Gli stereotipi sui tessuti

Era vestito da sposa ecosostenibile
Creazione Follemente Sposa di Cristina Invidia

Come stilista e realizzatrice di abiti da sposa su misura ho sempre amato sperimentare modelli unici, in base a quello che le mie spose raccontano di sé, e questa sperimentazione passa anche attraverso i materiali.

Non solo seta, non solo tulle, non solo macramé. Il mondo della haute couture ha tantissime possibilità che si aprono anche sul tricot (maglieria di pregio) e su altri materiali sostenibili come la seta della pace o il lino.

Guarda ad esempio alcuni modelli di abiti da sposa e cerimonia in maglieria

abito da sposa lunguette
Collezione Tricot and More, Follemente Sposa di Cristina Invidia

6 – L’abito da sposa non bianco è per le seconde nozze

Qui entriamo nel mondo di retaggi culturali e codici che forse sarebbe il caso di superare definitivamente.
Le simbologie si evolvono e cambiano significato con il tempo, e il bianco candido non è più legato solo ad una “autocertificazione” di purezza.
Per non parlare del fatto che la purezza di spirito e la sincerità d’animo con la quale si arriva ad un matrimonio vale per le prime o per le seconde nozze.

Dunque, ci sono spose giovanissime in prime nozze che scelgono un abito colorato come ci sono spose in seconde nozze, over 50, che si sposano in bianco candido.
I simboli non sono più (solo) quelli collettivi: per la sposa (e per la sua stilista) devono prevalere le simbologie individuali.

7 – “L’abito nero va bene solo ai funerali”

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Creazione Follemente Sposa di Cristina Invidia

Chi dice o pensa questa frase, forse non ha presente una serata di gala, dove il nero è ancora il colore del glamour, dell’eleganza e dello charme.

Tante spose vogliono proprio questo dal loro matrimonio: una bellissima serata di gala di cui essere protagoniste.

8 – I modelli adatti alle donne in attesa sono pochi (e non bianchi)

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Creazione Follemente Sposa di Cristina Invidia

Le spose in attesa hanno semplicemente bisogno di maggiore attenzione da parte di chi realizza l’abito, sia nella fase preliminare di scelta e ideazione del modello che nelle fasi di prova e realizzazione.

Un abito di fattura sartoriale, per esempio, permette di predisporre il modello e il tipo di lavorazione ad allargature e modifiche accompagnando le evoluzioni fisiche della persona.

Inoltre ancora c’è chi crede che un abito bianco ghiaccio sia un controsenso per le donne in dolce attesa, quando invece la purezza di quello che si porta in grembo trova nel bianco ghiaccio una massima espressione simbolica.

Qui ti parlo meglio dei modelli e tessuti per gli abiti da sposa premaman.

9 – L’abito da sposa sartoriale costa troppo

abito da sposa sartoriale costa troppo
Cristina Invidia

Un abito da sposa sartoriale, fatto su misura per te e ideato in base ai tuoi desideri e necessità può anche non costare più di quelli da boutique, soprattutto se hai un rapporto diretto con chi ti realizza il vestito.

Anche a parità di costo o in caso di costo superiore per l’abito sartoriale, è importante fare una riflessione: a parità di costi, quelli di un abito di boutique comprendono anche costi di intermediazione e marketing che un abito sartoriale non carica, investendo tutto il costo su tessuti e meticolosità della lavorazione (e maggiore versatilità della lavorazione su misura).
In pratica, quello che paghi per un abito sartoriale, è valore di materiali, lavoro, personalizzazione dell’abito, e non costo satellite relativo all’attività dell’azienda produttrice che rivende in boutique.

Il costo di un abito dipende moltissimo dalla scelta dei materiali, dal modello, dalle “aggiunte” e ovviamente tutto questo è modulabile insieme ad una stilista che ti segue in tutto, anche nel proporti delle opzioni bellissime e adatte alle tue esigenze di costi.
Basta solo trovare la stilista giusta (e io sarei felice di essere quella giusta per te)

10 – Meglio sposarsi in estate perché i modelli invernali sono meno belli

Beatrice Abito da sposa rosa
Creazione Follemente Sposa di Cristina Invidia

Siamo abituate ad andare a matrimoni soprattutto in estate, vero? Quindi siamo semplicemente abituate a vedere, valutare, considerare una serie di modelli leggeri, sbracciati, estivi.

In realtà c’è un mondo pieno di opzioni ed eleganza anche per gli abiti da sposa invernali. Guarda alcuni esempi.

Quali luoghi comuni hai sentito in merito agli abiti da sposa che ti farebbe piacere sfatare?
Chiacchieriamone tra amiche su Instagram.

Contattami quando vuoi per iniziare a progettare il tuo abito da sposa dei sogni.

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