Cosa vuol dire scegliere un abito da sposa in tessuti ecosostenibili? Che differenza c’è tra ecosostenibili, etici ed equo solidali?
Quando circa dieci anni fa è nato l’atelier Follemente Sposa, ho portato in questo progetto di creazione di abiti da sposa su misura tutti i miei valori antecedenti all’attività.
Tutto il mio vissuto di riflessioni e azioni che partivano da scelte alimentari e di consumo non potevano non far parte del mio modello di business.
Anche le spose per le quali creo abiti su misura, nella grande maggioranza dei casi, hanno a cuore e fatto propri certi temi come la sostenibilità, l’etica del consumo e il rispetto dei lavoratori, il voler indossare un abito che non avesse una “memoria di dolore” o di crudeltà nei tessuti.
Negli ultimi anni la narrazione, anche in ambito pubblicitario e social, di “green”, sostenibilità, approccio equo e solidale, è molto aumentata, e di questo sono contenta; tuttavia, la velocità dei messaggi che passano e alcune pratiche di così detto green washing hanno confuso un po’ alcuni concetti.
In questo articolo ti parlo di differenza e specificità dei tessuti eco sostenibili, equo solidali ed etici con i quali lavoro nel mio laboratorio sartoriale.
Abito da sposa in tessuto Eco-sostenible
Che cosa è un tessuto eco-sostenibile?
Il tessuto Eco-sostenibile è un tessuto la cui creazione e produzione non impatta negativamente sull’ambiente.
Quali sono i tessuti ecosostenibili?
Ci sono diverse tipologie di tessuti ecosostenibili, ma tutti hanno come base il minore impatto possibile sull’ambiente, attraverso una produzione e una lavorazione specifiche nonché dalla provenienza degli stessi tessuti.
Ad esempio, Follemente Sposa lavora su tre motivi di ecosostenibilità:
- tessuti di per sé naturali
- tessuti vegani e/o cruelty free
- tessuti con filiera produttiva controllata.
La prima tipologia di tessuti ecosostenibili con i quali è possibile realizzare abiti e, ovviamente nel mio caso, abiti da sposa, sono quelli “naturali“, cioè che non derivino dal petrolio e non prevedano l’uso della chimica che crea rifiuti tossici per l’ambiente e per le persone.
I tessuti naturali che Follemente Sposa decide di utilizzare sono cotone e lino (naturali vegetali) e poi anche seta e lana (che sono naturali di origine animale, ma con determinate caratteristiche produttive che le rendono cruelty free).
Nella tipologia ecosostenibile rientra anche il tessuto vegano o Cruelty free. Questi prevedono una lavorazione che non danneggi nessuna forma di vita.
Tra i tessuti vegani usati dal mio laboratorio trovi, ad esempio, la seta ecologica (o seta della pace o seta vegana), che è l’unica seta al mondo che viene prodotta senza uccisione dei bachi da seta.
C’è poi il cotone biologico certificato, che viene coltivato e raccolto con procedure tali da limitare al massimo l’uccisione degli insetti a causa di sostanze trattanti.
Infine la lana certificata, proviene da allevamenti che rispettano le 5 libertà delle pecore (buono stile di vita, buon ambiente, buona salute, buona nutrizione, buona gestione) e garantisce inoltre l’implementazione delle best practice in termini di management e protezione della terra. Qui trovi informazioni sulla filiera cui si rivolge Follemente Sposa per la linea Tricot and More.
I tessuti di filiera produttiva controllata sono invece dei tessuti che rispettano dei criteri di sostenibilità ambientale nei vari processi di produzione (e sono una caratteristica di tutti i tessuti scelti da Follemente Sposa).
Abito da sposa in tessuto Equo-solidale
Che cosa significa tessuto equo-solidale?
Si tratta di tessuti provenienti da piccoli produttori che creano opportunità di lavoro a persone svantaggiate e fanno patti di trasparenza per dare a produttore e dipendenti il giusto prezzo del bene, senza fare un esponenziale ricarico, anche attraverso la limitazione degli intermediari.
Ti sarà capitato di vedere su giornali o in tv dei servizi di denuncia che mostrano lavoratori di paesi dalle economie svantaggiate, lavorare in appartamenti e palazzi inadeguati per 18 ore al giorno e per pochi dollari. Queste persone lavorano per aziende locali fornitrici di noti brand di fast fashion.
Tutto ciò è l’esatta antitesi del concetto di equo e solidale; lavorare in condizioni terribili per tante ore e pochi dollari va contro il concetto di equità sociale.
Allo stesso tempo, l’enorme ricavo fatto dai marchi che scelgono questo tipo di fornitori e filiera va contro ad ogni forma di solidarietà.
Le aziende scelte da chi utilizza tessuti equo solidali escludono inoltre ogni forma di sfruttamento minorile e si impegnano ad avere un impatto minimo sull’ambiente.
I tessuti equi e solidali che propone Follemente Sposa sono
- Il sari del Bangladesh, delicato e bellissimo tessuto ricamato da donne del Bangladesh con retribuzioni e condizioni di lavoro etiche (leggi qui la storia del progetto e i dettagli del tessuto)
- Il Batik africano, tessuto/lavorazione che oltre a permettere di indossare vere opere d’arte, è anche legato ad un progetto che ho amato sin dal primo momento.
La scelta di questo tipo di tessuto per un uso così importante come per l’abito da sposa è talvolta un passaggio quasi spontaneo per chi ha sposato nella vita un’etica del consumo senza crudeltà e sfruttamento delle risorse.
Tuttavia, sempre più persone e in particolare donne, in una sorta di risveglio personale, stanno abbracciando un modo nuovo di vivere, che si basa meno sul “consumo di cose” (e quindi di persone e risorse), includendo nelle proprie scelte di acquisto rispetto e amore.
Per fortuna, non è mai troppo presto né mai troppo tardi per cambiare il mondo e noi stesse.