Come funziona la realizzazione di un abito da sposa sartoriale, quanto costa farsi fare il proprio abito su misura e come trovare la sartoria e la stilista giusti per te.
La decisione di far realizzare un abito da sposa sartoriale per il proprio matrimonio parte, in genere, come un’idea; precisa o vaga che sia, per molte donne questa idea si basa sul non volere modelli convenzionali, sul “non sentirsi” donne e spose comuni e sulla necessità di un dialogo continuo con chi realizzerà il capo.
Vero è, tuttavia, che pochissime donne sanno come funziona, nei suoi vari passaggi, la creazione di un abito da sposa su misura.
Dunque, dopo tanti anni di esperienza nel settore, ho deciso di raccontarlo in modo più chiaro possibile.
Ecco un po’ di indicazioni su come funziona la realizzazione di un abito sartoriale, cosa aspettarsi, quanto può costare e quali sono le principali differenze con gli abiti da sposa che trovi in boutique.
Ciao, sono Cristina,
stilista e realizzatrice di abiti da sposa su misura per il tuo corpo e per la tua anima unica.
Contattami.
Abito da sposa sartoriale.
Il centro del progetto cambia: dall’abito/collezione alla sposa
Quando si sceglie un abito da sposa in una boutique, la prima cosa che viene mostrata è la nuova collezione o, in generale, le collezioni disponibili.
Certo, si parte sempre (o si dovrebbe partire sempre) chiedendo alla sposa se ha già un’idea, se ci sono modelli che preferisce o che ha già in mente e, dunque, sulla base di questo vengono mostrati gli abiti più adatti, fino ad arrivare a quello che potrebbe andar bene.
In un laboratorio sartoriale, per le spose, il processo e l’esperienza si invertono completamente, perché si parte dalla PERSONA nelle sue forme fisiche e caratteriali, per proporle il giusto tono di bianco o nuance di colori, la giusta linea ed i dettagli perfetti per lei, per descriverla, valorizzandola nella sua autenticità.
Ad esempio, quando una sposa viene nel mio showroom in provincia di Modena, si inizia subito parlando con lei, di lei, del tipo di matrimonio che sta organizzando, dei valori che vuole trasmettere, del messaggio che vorrebbe far trapelare attraverso le sue scelte di allestimento, vestiario, location, di cosa ama di se stessa e di cosa ha più difficoltà ad accettare, ma soprattutto come si vuole sentire nel suo vestito.
Io le racconto il perché delle mie proposte sartoriali, della mia scelta eco-sostenibile e quanto ci credo. Dalle idee frutto di questo scambio nasce il progetto grafico del suo modello unico al 100% che uscirà dal mio laboratorio per lei.
Ogni capo del mio campionario è nato da un’esigenza specifica di una persona e di una serie di idee e concetti personali.
Alcuni elementi del campionario possono essere di ispirazione per altre donne, come nel caso dei tessuti vegani o i tessuti che abbracciano progetti sociali, che sono spesso fonte di ispirazione per diverse spose; ma al di là di questo, ogni abito esce dal mio laboratorio con la personalità, l’anima e, ovviamente, il modello, ritagliato sulla committente.
Ogni abito è un progetto unico e durante la sua lavorazione viene chiamato per nome, non con un codice articolo.
La realizzazione sartoriale è un progetto che “accoglie” la sposa
L’abito realizzato in una sartoria di abiti da sposa, diventa un’esperienza di scoperta e rivelazione di sé.
Si tratta di un processo non produttivo ma “creativo”, laddove la creatività non è soltanto quella della stilista, ma è guidata e accompagnata dagli input della sposa.
La parte che più mi diverte, come stilista e realizzatrice degli abiti da sposa, è sentirvi “osare” con l’immaginazione, sfatando miti sull’abito da sposa tradizionale.
Alcune di voi chiedono un abito da sposa con tessuti sostenibili, alcune con tessuti poco usati nella sfera tradizionale, alcune chiedono un abito da sposa corto, altre un abito da sposa “rock” a seconda del proprio spirito più sbarazzino, solidale, ecologista.
Come funziona la creazione di un abito da sposa sartoriale?
Il processo di realizzazione di un abito da sposa sartoriale, almeno per quanto riguarda le modalità di lavoro che troverai da Follemente Sposa è, in estrema sintesi e con massima semplicità, il seguente.
- Si definisce che cosa vuoi rappresentare col tuo abito da sposa: il tuo spirito libero, il tuo animo romantico, il tuo legame con qualcosa che ti rappresenta (la natura, i colori dell’Africa, la tua passione per il Rock, il tuo sogno principesco, la semplicità, la bellezza degli over 60, un’eleganza “non convenzionale”, e quant’altro).
- Si scelgono i toni di colore giusti per te, per stare in “palette” con i tuoi toni naturali, relativamente anche alla stagione delle nozze (per questo sarebbe ideale scegliere il tuo abito un anno prima, per avere il colore della pelle e la luce solare uguale a quelli del tuo gran giorno, possibilmente).
- Si disegna il modello, pensato sul tuo corpo e, quanto questo incontra i tuoi gusti e la tua idea…
- Si prendono le misure
Tutto questo insieme a te in sede di primo incontro, dopodiché,
- Realizzeremo il tuo cartamodello atto a valorizzare la tua silhouette e a vestirti a pennello,
- Taglieremo il tuo abito a mano, in quanto capo unico sulle tue misure e tue peculiarità,
- Te lo proveremo indosso per perfezionarlo ulteriormente.
Riporto alcune impressioni condivise da spose per le quali ho avuto il piacere di lavorare:
“Cristina è arrivata a casa mia, con delle meravigliose bozze. È stato difficile scegliere, i vestiti mi piacevano tutti! La seconda volta che ci siamo viste aveva portato con sé un vestito che aveva creato apposta per me, dopo avermi conosciuto. Me lo sono provato…ed era lui!!”
Claudia Zanella, Roma
“Mi sono rivolta a Cristina dopo aver provato alcuni abiti in negozi di settore e senza aver trovato nulla che si avvicinasse alla mia idea. Cercavo un abito “boho chic” in due pezzi, è bastato un incontro per capire di essere di fronte ad una stilista piena di talento e professionalità”.
Federica di Modena
“Cristina non è stata solo la stilista del mio vestito da sposa, ma molto, molto di più… è stata un’amica, quasi una sorella. Sì è vestita di quella pazienza e disponibilità che mi hanno permesso di fare la scelta giusta, mi ha coccolata, consigliata, abbiamo riso e ci siamo commosse, mi ha vestita, svestita e ancora rivestita tutte le volte che mi sono servite per togliermi qualunque dubbio”. (Marta di Milano)
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Il costo di un abito da sposa sartoriale vs il costo di un abito di industriale
Arriviamo all’aspetto e all’informazioni più cercata: il costo dell’abito da sposa sartoriale non è necessariamente più alto né necessariamente più basso rispetto ad un abito prodotto in scala.
Il nodo centrale dal quale partire è che, l’abito da sposa sartoriale, ha un valore diverso, prima che un costo; il costo di un abito da sposa sartoriale è tutto riversato sull’abito (fattura, materiali, personalizzazione) e non sui costi commerciali che, in genere, si caricano per gli abiti di atelier in cui al costo base dell’abito si sommano per forza di cose i costi di rappresentanza, brand, trasporto, produzione.
Per essere ancora più precisa, un abito sartoriale da 3000 euro, corrisponde a 3000 euro di materiali, manifattura, personalizzazione su misura.
Un abito che si acquista in un negozio, dal costo di 3000 euro, copre con quei soldi i costi di brand, rappresentanza, costi commerciali e pubblicitari e una percentuale ridotta a materiali.
Spero che la mia esperienza in questo articolo ti torni utile per comprendere meglio il processo di creazione di un abito da sposa su misura.
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